Cosa facciamo ora. Gli orisha sono Uno : unire ciò che sembra diviso

Oggi

Dopo anni in cui ho viaggiato per abitare ed ritrovare una cultura di riferimento, per riconoscermi in un credo, ed appartenere ad una eggregora, uno stile, una tradizione, mi sono fermato._MG_3878

Mi sono accorto che non serve andare tanto lontano. Mi sono anche accorto di avere tutto a disposizione esattamente dove sono.

Così ho iniziato ad unire quello che apparentemente è diviso dalla geografia, dalla cultura, dalla lingua.

Così succede che ho incontrato degli amici, oltre che dei sacerdoti di grande esperienza.

Siamo tutti interconessi

IMG-20150521-WA0017Così sono iniziati momenti di incontro cross culturali. Dove ognuno porta la propria conoscenza e tecnica.

Adesso in un solo pomeriggio ci può essere una capanna sudatoria che onora la tradizione Dakota, nella yurta un maestro di qui qong, che lavora sulla meditazione del fuoco, ed io che nello stesso giorno faccio una cerimonia per la semina per orisha Okò, entità dell’agricoltura e del principio della crescita. IMG-20150728-WA0003

Ci sono state cerimonie emozionanti quando assieme ad un responsabile del culto cubano, di quello brasiliano ed un Oluwo africano ci siamo guardati, per la prima volta, mentre cantavamo lo stesso canto e compivamo lo stesso gesto. Canto e gesto imparato in tre territori totalmente diversi geograficamente, nell’illusione della separazione.

Lo scopo

 Lo scopo è di riunire tutte le sue manifestazioni, di riunire le sponde di oceani ora distanziate da troppe chiusure, da secoli di paura, di dominazione, di imposizioni, di razzismo, di ignoranza, di persecuzioni, di indifferenza, di religioni.

_MG_3888Riunire le sponde di una diaspora che non è solo negra. Ma è la diaspora dello spirito del corpo, del sud dal Nord, dell’est dall’ovest.
Gli Orisha sono specchi che riflettono un unico raggio. Non ci sono reami né regni, non ci sono re, né corone, non ci sono limiti né patrie.
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Con questa visione, nessuno deve proteggere nulla, nessuno ruberà più i segreti di nessun altro, nessuno si chiuderà più nel proprio orto, perché dobbiamo creare un unico grande campo e coltivarlo tutti insieme.
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Il mondo è Uno
Immagino che il mondo che sia Uno, ritrovare quel codice anemico, primordiale, essenziale che può far parlare insieme anime ora distanti, solo perché all’interno di codici apparentemente diversi.
Lasciamo le nostre lingue per le lettere dell’alfabeto che le accomuna tutte.
Non ci chiederemo più dove hai imparato, ma cosa sai fare.
Il mondo è quello che raccontiamo
I nostri difensori sono gli Orisha, non abbiamo bisogno di guardiani, di sigilli, di lucchetti.IMAG1214
Uno spirito diverso, che non ha colori perché li prende tutti, che non abita a Cuba, che non abita in Africa, non in Brasile nè ad Haiti. Questo spirito non appartiene a nessuno, non c’è nessuna tradizione, nessun codice, nessuna iniziazione che arriva a carpirne il segreto più di un’altra. Tutto e adesso, quando prego per i miei antenati loro sono qui ora. La tradizione è adesso.
Adesso è il massimo momento di potere.
Ascoltare assieme il ribollire del sangue, il fremito della schiena, l’apparire dei segni, il tremore delle gambe ed accogliere in umiltà il messaggio divino incarnato._MG_3901
Invito a pregare come con le parole del cuore, per unirmi a chiunque voglia unirsi.